• Cos’è Syberia Remastered
  • Storia e Ambientazione
  • Novità di Gameplay
  • Grafica e Musica
  • Prestazioni
  • Prezzo e Uscita

Syberia Remastered è una nuova versione aggiornata del gioco originariamente uscito nel 2002. La produzione è affidata a Microids, editore storico della serie, che si è affidata alla collaborazione tra Virtuallyz Gaming e Microids Studio Paris per lo sviluppo.

Come accennato nell’introduzione, l’anima del gioco è rimasta intatta: è sempre una classica avventura grafica punta e clicca, nella quale bisogna esplorare vari ambienti, raccogliere oggetti, dialogare con gli NPC e risolvere enigmi per proseguire nella storia. Non c’è un game over, non ci sono quest secondarie, non ci sono combattimenti: c’è solo una storia lineare da portare avanti, il focus è tutto sulla splendida narrazione e sulla caratterizzazione dei personaggi.

Il maggior punto di forza di Syberia Remastered è esattamente lo stesso del gioco originale: una storia appassionante immersa in un’ambientazione meravigliosa. Il segreto del successo sta tutto qui, oggi come allora.

Nonostante siano passati oltre 20 anni, farei un gran torto a rivelarvi troppi elementi della trama. Vi dirò solo che si tratta di un’avventura in movimento, nella quale la protagonista Kate Walker s’imbarcherà in una ricerca straordinaria col suo treno meccanizzato. Ad ogni tappa incontrerà nuovi personaggi e problemi da risolvere, ma sarà sempre accompagnata dal fidato automa Oscar e dal suo (involontario) umorismo.

Sebbene non siano più presenti i fondali disegnati da Benoît Sokal, le ambientazioni conservano ancora quell’aura di rêverie che rendeva tanto speciale il mondo di Syberia. Gironzolare per le stradine di Valadilene, fare una visita all’università di Barrockstadt, addentrarsi nelle tetre gallerie di Komkolzgrad e parlare con gli strambi personaggi che popolano questi luoghi è sicuramente una delle cose più divertenti da fare nel gioco.

Le meccaniche principali di Syberia Remastered sono rimaste molto simili a quelle della versione originale. Da una parte, ho molto apprezzato la volontà di conservare la giocabilità per quella che era, ma avrei preferito qualche miglioramento negli aspetti più critici.

Mi riferisco in particolare al sistema di movimento, che in questa nuova versione è sicuramente migliorato, ma non abbastanza. Si può giocare sia con mouse e tastiera che con il controller, ma entrambi i metodi sono abbastanza scomodi.

Per far muovere Kate è ancora necessario cliccare sul punto in cui la si vuole indirizzare, una meccanica particolarmente tediosa nelle ambientazioni più ampie. Inoltre, i percorsi seguiti dai personaggi a volte sono strani e imprevedibili, ci sono un po’ di problemi di pathfinding e ostacoli invisibili.

Sono stati conservati quasi inalterati anche gli enigmi, solo leggermente semplificati sotto certi aspetti. Una scelta saggia, visto che funzionano ancora bene al giorno d’oggi.

La grafica per i dialoghi abbandona l’iconico taccuino di Kate e si trasforma in una finestra sulla parte destra della schermata. Risulta un po’ più anonima, ma sicuramente più chiara e facile da usare. Inoltre, i dialoghi necessari per proseguire nella storia sono segnalati dalle righe in giallo con una piccola icona di fianco.

Infine, si rivedono alcune delle meccaniche di Syberia: The World Before: ci sono i salvataggi automatici e soprattutto i puntini bianchi che indicano gli oggetti o i luoghi con cui possiamo interagire.

Sia per questo che per altri piccoli dettagli, ho avuto l’impressione che gli sviluppatori abbiano voluto ammorbidire alcuni degli spigoli del Syberia originale, rendendo l’esperienza di gioco più guidata e accomodante in questa Remastered. Anche in questo caso, una buona scelta.

Il gioco originale del 2002 è stato quasi completamente ricostruito in questa versione Remastered. I personaggi principali sono stati rimodellati, così come le location e gli oggetti, tutti rifatti in 3D. E tutto questo si nota subito nel gioco: l’aspetto visivo di Syberia Remastered è ovviamente molto più moderno e al passo coi tempi, e soprattutto molto più tridimensionale.

La visuale in terza persona è ora più dinamica e coinvolgente. Sono state implementate le luci dinamiche, le texture in alta risoluzione, le animazioni più fluide e realistiche. Nel complesso il colpo d’occhio è molto piacevole, anche se non tutto funziona alla perfezione.

Ho notato diversi punti in cui Kate si può incastrare, senza ostacoli visibili sul suo cammino. In molte delle scalinate presenti nel gioco ci sono problemi di compenetrazione, e lo stesso accade anche con altri oggetti e personaggi. A proposito di questi ultimi, alcune espressioni facciali sono involontariamente buffe e poco realistiche.

Detto questo, comunque, ci sono altri piccoli problemi che mi hanno dato ancora più fastidio. Il primo è la veste grafica dei menu e dell’interfaccia: le finestre, le icone, il lettering e tutti gli altri elementi sembrano quelli standard dei motori grafici, a livello dei peggiori free-to-play. Si poteva investire di più e meglio sotto questo aspetto, che appare davvero poco curato.

Il secondo è la sfocatura in post processing applicata sui bordi dello schermo. In alcune ambientazioni si nota moltissimo sulla parte bassa: si crea una fascia sfocata assolutamente evidente su buona parte dello schermo, molto brutta da vedere.

Il terzo è anche peggio e riguarda i filmati d’intermezzo del gioco, molto presenti dall’inizio alla fine. Nella versione originale del 2002 erano pre-renderizzati, quindi non è stato possibile ricostruirli da zero. La soluzione usata in questa Remastered è stata quella di fare un banale upscaling di risoluzione (forse con l’aiuto dell’AI), che però li ha resi terribili da vedere. Non si poteva fare molto meglio, probabilmente, ma sono un pugno in un occhio ogni volta che partono, distruggono completamente l’immersione nel gioco.

Passando alle note liete, sulla parte audio ci sono solo buone notizie. Sia le splendide musiche originali che l’ottimo doppiaggio italiano sono stati conservati alla perfezione e si sentono perfettamente. Una nota di merito che aumenta di molto il senso di nostalgia per i vecchi giocatori.

A livello di prestazioni, Syberia Remastered è un gioco poco esigente di risorse. Provandolo su un PC dekstop di fascia alta – con processore AMD Ryzen 9 9950X e GPU NVIDIA GeForce RTX 4080 Super – non ho avuto alcun problema, nessun calo di frame o altre criticità.

C’è da dire che, anche volendo, non si può intervenire molto sulle impostazioni. Le uniche due modalità disponibili nel menu sono “Qualità” e “Prestazioni”. Ovviamente non sono disponibili tecnologie avanzate come NVIDIA DLSS 4 o AMD FSR 4. Ma tranquilli, non servono: Syberia Remastered è un gioco leggero, che può girare bene su qualsiasi tipo di hardware.

L’unica cosa da segnalare è che ci sono caricamenti ad ogni cambio d’ambientazione e, a volte, posso essere un po’ lunghi. Sono stati ottimizzate le transizioni da un’inquadratura all’altra, ma quando si passa da un ambiente piccolo ad uno più ampio, ci vuole anche qualche secondo per rientrare in gioco.

Syberia Remastered sarà disponibile dal 6 novembre 2025 per PC Windows (Steam), PS5 e Xbox Series X|S. Sono due le versioni acquistabili, quella standard a 29,99€ e quella Limited Edition (solo PS5 e Xbox) a 40,99€, che include il gioco completo e il libro “The art of Syberia Remastered”.

Il prezzo non è male per un progetto di questo tipo, anche se avrei sperato fosse ancora più basso. Di sicuro non mancheranno sconti che lo porteranno sotto ai 20€, e a quel punto sarà davvero conveniente.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Microids, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

L’articolo Syberia Remastered recensione: il ritorno di un capolavoro, ora tutto in 3D sembra essere il primo su Smartworld.

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Di admin

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