
Dopo oltre dieci anni, Microsoft ha finalmente corretto uno dei bug più fastidiosi di Windows: quello che faceva riavviare il PC anche quando sceglievamo di “Aggiornare e arrestare”. Con l’aggiornamento Windows 11 25H2, il comportamento del sistema cambia in modo definitivo, eliminando una fonte di frustrazione che molti utenti avevano ormai dato per scontata.
In questo articolo vedremo perché il problema esisteva da così tanto tempo e come è stato risolto con l’ultima patch, che porta con sé anche un piccolo ma significativo miglioramento all’esperienza di spegnimento del computer.
Per anni, quando selezionavamo “Aggiorna e arresta” dopo l’installazione di un aggiornamento di sistema, Windows riavviava comunque il computer prima di spegnerlo, tranne rarissime eccezioni. Il comportamento era identico al comando “Aggiorna e riavvia”, e molti utenti se ne accorgevano solo quando, dopo aver lasciato la macchina accesa per pochi minuti, sentivano ripartire le ventole.
Il problema non era nuovo: si trascinava fin dai tempi di Windows 10. In pratica, il sistema gestiva gli aggiornamenti in modo uniforme, ignorando la distinzione tra spegnimento e riavvio. Nella maggior parte dei casi, Windows completava la fase di aggiornamento e poi avviava automaticamente il desktop, con un ciclo inutile che allungava i tempi di spegnimento e poteva creare problemi soprattutto ai portatili lasciati collegati alla corrente.
Per anni, Microsoft ha classificato questo comportamento come “by design”, cioè non un errore tecnico ma una scelta progettuale. Solo con il tempo, e con il crescente feedback degli utenti, l’azienda ha riconosciuto che l’esperienza non era coerente con quanto promesso dal comando “Aggiorna e arresta”.
Con Windows 11 25H2 Build 26200.7019 (o la build 26100.7019 per la versione 24H2), il comportamento di “Aggiorna e arresta” viene finalmente corretto. Ora, quando scegliamo questa opzione, il sistema installa gli aggiornamenti e poi si spegne davvero, senza riavviarsi in automatico. È una modifica semplice, ma segna la fine di un’anomalia che aveva resistito a numerose versioni del sistema operativo.
Il cambiamento è stato introdotto nel canale Release Preview ed è destinato a tutti gli utenti nelle prossime settimane, insieme ad altre correzioni minori. Microsoft ha spiegato che si tratta di un aggiornamento lato sistema, quindi non serve intervenire manualmente: basta applicare la patch più recente per vederlo in funzione.
Questa soluzione migliora non solo l’esperienza d’uso, ma anche l’efficienza energetica. In precedenza, molti computer rimanevano accesi per ore dopo un “falso” arresto, con sprechi di corrente e potenziali rischi di surriscaldamento. Ora l’arresto avviene in modo lineare e prevedibile, come ci si aspetta da qualsiasi sistema operativo moderno.
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L’articolo Aggiorna e Arresta: la più grande “menzogna” di Windows sta finalmente per essere risolta sembra essere il primo su Smartworld.
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