
Apple si prepara a ridisegnare Siri e stavolta avrà un alleato in più per farlo: Google Gemini. Il sistema d’intelligenza artificiale dell’azienda di Mountain View sarà utilizzato in una maniera abbastanza particolare: i modelli di Gemini opereranno sui server Private Cloud Compute di Apple. Inoltre, i dati personali degli utenti saranno sempre gestiti dai Foundation Models di Apple.
Le prime indiscrezioni arrivate ad agosto si sono dunque rivelate corrette. Apple e Google stanno per firmare un patto importante per il futuro di Siri, che potrebbe entrare in azione a brevissimo. Il lancio è atteso infatti con iOS 26.4 in primavera.
Stando alle rivelazioni di Mark Gurman, che ha approfondito la notizia, il nuovo impianto di Siri si appoggerà a un modello Gemini personalizzato che gira sui server Apple per elaborare le richieste.
La promessa chiave riguarda la privacy: i modelli di Google resteranno confinati nell’infrastruttura Apple, senza condivisioni esterne, mentre i contenuti personali sul dispositivo verranno trattati dai Foundation Models di Cupertino.
Per quanto ne sappiamo al momento, l’architettura dovrebbe prevedere tre componenti distinti:
- Query planner
- Knowledge search system
- Summarizer
I modelli Gemini forniranno le capacità di planner e summarizer, e anche il nuovo knowledge search system potrebbe appoggiarsi sull’AI di Google. Questo dovrebbe consentire a Siri di gestire meglio le domande di cultura generale, evitando integrazioni esterne come quella con ChatGPT, o il solito “Ho trovato questo sul web“.
Sul fronte delle domande personali, Siri potrà cercare tra i dati presenti sul dispositivo e generare la risposta al volo. Il lavoro “pesante” sui contenuti dell’utente avverrà in locale sul dispositivo, mentre la parte di pianificazione e sintesi verrà orchestrata dai modelli sul cloud Apple.
Al momento, Apple non intende pubblicizzare la partnership con Google. L’intera esperienza verrà presentata come tecnologia Apple che gira su server Apple, con interfaccia Apple. I modelli Gemini resteranno nel backend, lontani dai riflettori.
È una scelta pragmatica per colmare lacune tecniche dove gli LLM interni non sono ancora sufficienti. Non è un unicum: qualcosa di simile accade sui Galaxy di Samsung, dove molte funzioni “Galaxy AI” sono di fatto integrazioni diretti di Gemini.
L’annuncio della nuova Siri potenziata da Gemini è atteso per la prossima primavera insieme a iOS 26.4, indicativamente tra marzo e aprile. In parallelo, Apple starebbe preparando anche un nuovo smart display per la casa, pensato per sfruttare le capacità del rinnovato assistente AI.
L’articolo Apple sistema Siri con l’aiuto di Google: sarà Gemini a far progredire l’assistente vocale sembra essere il primo su Smartworld.
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