Poche settimane fa ho scoperto casualmente Witty, un piccolo dispositivo che promette di aumentare la vita e la durata della batteria del proprio smartphone o tablet. Incuriosito dal prodotto, ho deciso di acquistarne uno ed approfondirne il funzionamento, per condividere con voi le considerazioni a tal proposito.
Visitando l’homepage di Witty, si legge che:
Il caricamento notturno, che durando in media 8 ore a notte, incide negativamente sulla capacità delle celle agli ioni di litio. Infatti, la batteria rimane alla sua tensione di fine carica di 4.35V anche dopo aver raggiunto il 100% per far sì che non si scarichi durante la notte. Di conseguenza la vita utile di della batteria viene dimezzata, costringendoci ad acquistare una nuova batteria o cambiare dispositivo.
Effettivamente, uno dei motivi principali per cui la batteria degli smartphone si degrada nel tempo (diminuendo così la durata di carica) sta proprio nelle lunghe ricariche a cui vengono sottoposti durante la notte o nelle ore lavorative alla scrivania, in cui spesso colleghiamo il cavo di ricarica senza pensarci troppo. Caricare il telefono di notte rovina la batteria, in poche parole.
Se durante il giorno possiamo tenere sotto controllo la situazione, scollegando dal caricabatterie lo smartphone una volta che la batteria è arrivata al 100%, durante la notte non è così semplice. Gli ideatori di Witty hanno quindi risolto il problema in modo “semplice”: grazie alla tecnologia ASO (da loro sviluppata ed interamente italiana), viene letta in tempo reale la richiesta di energia da parte dello smartphone, interrompendo la ricarica nel momento in cui la batteria risulta essere arrivata al 100%. Così facendo, lo smartphone inizierà il suo naturale processo di scarica, evitando che rimanga alla tensione di carica per molte ore, situazione dannosa per le celle al litio.

Witty è, nella pratica, un piccolo accessorio che si interpone tra il caricatore ed il cavo USB, così da poter monitorare la richiesta energetica da parte dello smartphone ed interrompere (o per meglio dire, aprire) il circuito non appena la batteria arriva al 100%, impedendo fisicamente all’energia elettrica di transitare.
Le dimensioni sono contenute, ma sicuramente è qualcosa “in più” da aggiungere alla vostra presa elettrica. Inoltre, proprio a causa del suo funzionamento, dovrete ricordarvi di premere un piccolo tasto quando vorrete far iniziare la ricarica dello smartphone in quanto, come appena sottolineato, Witty interrompe fisicamente il circuito una volta che la batteria raggiunge la carica completa. Witty possiede un ingresso di tipo USB-A, ma è compatibile anche con i dispositivi che hanno l’ingresso di tipo C: basta utilizzare il classico caricabatterie da 5V type A.
Funziona veramente?
Per motivi di tempo non ho potuto effettuare dei test prolungati e precisi, ma basandomi sull’esperienza quotidiana posso dire che, a distanza di circa 10 giorni di utilizzo, Witty pare fare il suo lavoro. Il mio Samsung Note 8, con ormai 3 anni alle spalle, ha ancora la sua batteria originale e sembra che ultimamente la durata sia migliorata. La mattina è normale che mi ritrovi il telefono carico al 96-98% (ed ovviamente non più in carica), proprio perchè l’interruzione della ricarica è avvenuta poche ore dopo essermi coricato nel letto.
Tutto sommato, per costare 29€, devo dire che Witty è un oggetto davvero carino ed utile e che in qualche modo mi fa sentire più sicuro: non soltanto per la durata della batteria, ma per salvaguardarmi anche da potenziali “esplosioni” notturne di cui ogni tanto si sente parlare (vi ricordate il caso di Samsung Note 7, la cui produzione è stata interrotta proprio a causa di questo problema?)
L’articolo Witty: allungare la vita alla batteria dello smartphone proviene da Luca Mercatanti.
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